lunedì 27 luglio 2015

#22 Sempre più vicino....

Vi ricordate come ci si sentiva quando da bambini si facevano dieci anni? Così grandi, i padroni del mondo, invincibili. Quelle due mani che oramai erano aperte e dopo un anno neanche sarebbero bastate perché se ne compievano undici. 
E sulle nostre mani tutte le persone, ma anche noi stessi ignari di tutto ciò che ci sarebbe aspettato  quando saremmo diventati veramente grandi , vedevamo il tempo che passava così velocemente che si aveva paura di perdersi alcuni momenti. Ma quali momenti?
Istanti che restano per sempre nella mente: il bacio della buonanotte, l’abbraccio dopo un ginocchio sbucciato preceduto da “ ora ti tocca il resto!” , le passeggiate al parco con i nonni, la prima volta che prendi in braccio tua sorella che all’inizio sembra una bambola ma poi diventa la persona che ti dedica le canzoni prima della tua partenza, che ti fa i disegni con cuori e poesie. 

Ora mi sembra di essere tornata ad avere dieci anni, sta volta le dita sulle mie mani non aumentano di numero, diminuiscono, indietreggiano, e mi sentono così piccola, così fragile, piena di paure che in pochi comprendono. 
Sfogando le paure in un pianto che bagna il cuscino, senti tua madre, tuo padre e tua sorella che si avvicinano e come se niente fosse si fanno carico delle tue paure così da renderle leggere.

E’ proprio come da bambini,il mostro sotto il letto, oppure dentro l’armadio,sembravano insormontabili, ma la tua famiglia era sempre lì pronta a difenderti da tutto.

E tra un pianto e l’altro tua sorella ti canta “coraggio che sia un’andata od un ritorno, una vita o solo un giorno. L’incanto sarà godersi un po' la strada amore mio comunque vada”. Tua madre e tuo padre invece sono li seduti sul tuo letto che si sentono quasi in colpa per le lacrime che stai versando, perché alla fine sono loro che ti hanno permesso di fare questo grande viaggio.

Nonostante tutto siamo a -8 giorni dalla partenza e si può dire che non manca niente: valigia pronta, visto ricevuto, la host family mi ha anche comunicato che mi hanno iscritto a scuola!


Quindi pronti, partenza, VIAAAAAA!! COLORADO STO ARRIVANDO! 

martedì 21 luglio 2015

#21 Visto, Ambasciata Americana

Finalmente ho chiuso con le pratiche e con i documenti, tra un settimana dovrebbe arrivare il Visto e così sarò finalmente pronta per la partenza.

Questa giornata è iniziata con la sveglia alle 6 di mattina, alle 6.43 io e mio padre eravamo alla stazione per prendere il treno con meta Roma Termini e subito dopo destinazione Ambasciata Americana!
Avete presente quando si dice che gli americani hanno le manie di grandezza? Niente di più vero! Guardie ovunque con armi che ti fanno tremare alla sola vista.
Ho sempre pensato che fosse mia mamma la ritardataria, ma a quanto pare NO! Avevo appuntamento alle 9 e sono riuscita ad entrare in ambasciata dopo un'ora. I vari controlli hanno caratterizzato la routine della mattinata, controllo documenti all'inizio prima della fila, controllo dei documenti al termine della fila, successivamente prima di entrare nell'edificio ci hanno chiesto cortesemente di spegnere i cellulari e lasciarli all'ingresso.
CONTROLLI CONTROLLI CONTROLLI... da italiana non sono minimamente abituata a tutta questa scrupolosità.
Una volta entrati ho dovuto fare tre file, la prima per il controllo dei documenti, puntualmente quando sta per arrivare il tuo turno c'è sempre la persona che rallenta la fila, che dimentica i documenti e che blocca tutto! La seconda non so bene a cosa sia servita, ma è stata rapida ed indolore. Infine la terza fila, avete presente quando Dante dice " lasciate ogni speranza o voi che entrate" ecco è stata la stessa identica sensazione! Vi era questa simpatica ragazza americana, che con il suo bellissimo vestito a fiori (avrei giurato stesse indossando la fodera del divano dei miei nonni) , ogni quindici minuti chiamava una persona per nome e cognome e qui iniziò il dramma nessuno dei nomi che annunciava sembrava avere un senso, figuriamoci il mio! Sapevo già che gli americani non hanno un buon rapporto con il mio nome "ELISA" semplice, breve, ma pieno di vocali che puntualmente vengono pronunciate con suoni che ne rendono la comprensione impossibile. Mi sono concentrata il più possibile mentre portavo avanti conversazioni con ragazzi che faranno la mia stessa esperienza e qui mi è crollato il mondo addosso perché un ragazzo mi dice che il colloquio che avrei dovuto fare a breve con la ragazza vestita da fodera, sarebbe stato tutto in inglese! GOOD NEWS☟....
Dopo aver perso ogni speranza ho sentito il mio nome, o meglio ho sentito biascicare le consonanti del mio cognome, e così mi sono diretta allo sportello dove ho dovuto inserire le impronte digitali ( all'incirca sarà la terza/quarta volta) e questa ragazza con un sorriso a trentadue denti mi inizia a fare domande e per la mia gioia riuscivo a capire e a rispondere senza tanto sforzo!
Non mi è stata posta alcun tipo di domanda strana, come mi era stato anticipato, ma :
- quanto rimarrai negli USA?
- se fossi a conoscenza della mia destinazione?
- in che tipo di scuola avrei studiato?
- se sapevo di dover rientrare alla fine del programma.
E mi ha detto che il Colorado è bellissimo!!

Una volta finito tutto il teatrino, sono uscita e ripreso il mio amato telefono, sono ritornata alla stazione con mio padre, sotto 30 gradi!!

Come ultima cosa, ma assolutamente non meno importante...

-14 giorni.....

lunedì 6 luglio 2015

#20 La ruota del mondo...

Riparate la ruota del mondo! Perché deve continuamente girare? Dove si trova la retromarcia?

Mi sento come un aereo quando prende velocità prima di potersi liberare in aria, non si tocca il freno, non si guarda indietro.  

Ora sono arrivati i dollari che avevo (mio padre) ordinato in banca, ora si sente sempre di più la presenza dell'America che incombe, e forse ho trovato idee riguardo il regalo per la h-family, il libro del "cucchiaio d'argento" in inglese in modo che anche loro possano apprezzare la nostra amata cucina italiana. PS: quel maledetto libro peserà sui 3/4 chili, e il posto nella valigia diminuisce sempre di più!
Poi porterò una caffettiera per il caffè e qualcosa per i bambini, ma ancora sono in alto mare.
Devo mettermi l'anima in pace che i 23 chili disponibili nella valigia saranno occupati, quasi interamente da regali.

Ludovica e Leonardo hanno passato a casa mia due giorni, per salutarci e parlare dell'avventura che andremo ad affrontare.
Abbiamo dato libero sfogo ai nostri dubbi e paure e la domanda " ma chi me lo ha fatto fare? sarò pronta? ma perché ho preso questa decisione?" è sempre più frequente... Ora che manca meno di un mese inizio a chiedermi se la vita che mi aspetta oltreoceano, la vita che ogni ragazzo sogna, studiare in una scuola americana, con armadietti, palestre, giocatori di football, cheerleader e quant'altro, sia la vita in cui sono disposta a vivere per dieci mesi.
Altra grande paura, non prendetemi per superficiale, è quella di prendere peso! Sono cresciuta facendo sport e abituata a seguire la nostra amata dieta mediterranea e il pensiero di fastfood, patatine fritte, coca-cola e panini, mi fa venire la nausea. 

Sono sempre in contatto con la h-family e mi rendono partecipi delle loro attività familiari, non vedo l'ora di essere lì con loro e fare i campeggi sul lago, le gite nel canyon, la loro vita sembra molto più divertente e attiva, io al massimo vado al mare tutto il giorno.
Viste le giornate così impegnate spero che il tempo passi presto e di riuscire ad adattarmi al clima americano il prima possibile.

Tanto per parlare di tempo che passa a breve farò 17 anni, e li festeggerò in america, anche se purtroppo non conoscerò ancora nessuno visto che la scuola inizierà tre giorni dopo, e io sarò li solo da 11 giorni.


-29....