lunedì 22 febbraio 2016

#53 CAMBIO DI FAMIGLIA

14 Febbraio 2016, come ogni domenica mattina stavo parlando con i miei genitori degli State, che non erano andati benissimo, ma che erano stati molto divertenti, una di quelle esperienze che quando sei in un team non puoi non provare... Comunque stavo parlando, ed il mio telefono comincia a squillare, guardo era il numero della mia local coordinator, e subito mille domande: cosa ho fatto? cosa c'è che non va? Rispondo, e dopo quei dieci secondi che mi ci vogliono per cambiare lingua, inizio a capire. Ha iniziato dicendomi, non è colpa tua non hai fatto nulla di male, la vita può cambiare e non possiamo controllarla, e poi mi dice LA TUA FAMIGLIA NON PUO' PIU' TENERTI...
Dopo sette mesi che vivi con quella famiglia, in quella casa, dopo sette mesi che hai costruito la tua quotidianità, ti viene strappato tutto da sotto le mani e tu puoi solo pensare: STESSA AVVENTURA PARTE 2, che i giochi abbiano inizio!
Senza pensarci due volte dico che c'è questa mia amica che vorrebbe ospitarmi, sono persone molto gentili, dolci, disponibili e così inizia una settimana di chiamate, documenti, applicazioni. Sembrava come se fosse ricominciato tutto, tutta l'euforia di ripartire, di cambiare.
Ho iniziato a dormire qualche notte in quella che sarebbe stata la mia nuova casa ed era tutto diverso, sentivo come se mi fosse mancato qualcosa per molto tempo. Ho iniziato finalmente a sentirmi parte di qualcosa, l'atmosfera era diversa, mi sentivo e mi sento in un modo che non si può neanche spiegare.
Ora ho una sorella che è un anno più piccola di me, con la quale ho fatto nuoto e crossfit insieme, continueremo a fare crossfit durante marzo ed inizieremo a fare lacrosse insieme ad aprile, passiamo serate intere a guardare film e piangere, ci facciamo le unghie i capelli e poi usciamo.
Il sogno di ogni exchange student!


Ma a volte ci dimentichiamo che dietro tutto questo c'è pur sempre una teenager, che si trova ad affrontare tutto da sola, con pensieri contrastanti, rabbia, entusiasmo, tristezza, malinconia, felicità, tutto insieme e a volte ti chiedi se veramente si può reggere tutto questo senza scoppiare! Perché quando sei un exchange student non puoi avere quelle giornate no e iniziare a strillare piangere ed essere incazzato con il mondo, quando sei un exchange student non puoi comportarti come un adolescente, non puoi pensare e reagire come tutti i tuoi coetanei. Quando sei un exchange student impari a convivere con pazienza, maturità e comprensione.
Ci sono giorni che rimpiango quella parte da adolescente che è stata quasi cancellata in me, ci sono giorni dove vorrei strillare e piangere, giorni che vorrei dire no questo non lo faccio, giorni che non voglio pulire nulla e vivere nel mio disordine, giorni dove il letto è il mio migliore amico. Ma quando la mattina la sveglia suona e mi alzo senza dire una parola, perché non ci sono mamma e papà a chiamarmi altre e trecento volte, quando a tavola non c'è nulla e mi preparo il pranzo, perché non c'è nessuno a cui gridare HO FAME, quando lavo, stiro e passo l'aspirapolvere perché se non lo faccio io non ci sarà nessuno che mi metterà le mutande pulite nel cassetto, quando faccio tutto questo sono fiera di me!
Partiamo tutti con l'obbiettivo della lingua, senza sapere che alla fine ci lascia molto più di quello...

                        

martedì 2 febbraio 2016

#52 Ultimo giorno di gennaio!

Da dietro la finestra la neve sembrava incredibilmente leggera e delicata, essa diventava sempre più compatta ogni volta che un fiocco arrivava a terra, luccicante e silenziosa cresceva sempre di più. Ma poi uscii in giardino e mi stupii nello scoprire quanto fosse ruvida e resistente, sembrava composta da piccolissimi pezzi di diamante, la neve in superficie era più morbida confronto a quella in profondità. Era talmente accecante che non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Come si può chiamare tempesta qualcosa di così affascinante...

Ultimo giorno di gennaio, e fuori questa grande tempesta di neve rispecchia perfettamente i miei pensieri, ma pensieri riguardo cosa? Tutto, niente, qualcosa di leggero che poi tormenta la mente, cresce e diventa un pensiero costante, oppure qualcosa di frivolo che per quell'attimo si posa come la neve più morbida sulla superficie per allietare i pensieri più importanti. 
Ma quali sono i pensieri più importanti? Certamente scrivere un post del blog decente senza storpiare l'italiano, ed aver bisogno di un traduttore per capire cosa scrivo! Pensieri sul futuro che sembra così lontano, irraggiungibile, come quando provi a correre tra la neve e sembra di non raggiungere mai l'obbiettivo. Oppure sulle mie paure... tutti hanno paura di qualcosa ed io per capire la mia ci ho messo un bel po'. "Paura dell'oblio", paura di essere dimenticati, di essere quell'uno tra tanti... Vorrei poter lasciare una traccia ovunque vado, essere quella persona non una persona, vorrei poter essere ricordata per tutte le volte che ho detto e fatto qualcosa... 

Diario di viaggio di un exchange student, sono sei mesi che sono lontana dalla mia quotidianità, dai miei amici, dalla famiglia, da tutte quelle persone che non avevano un ruolo specifico nella mia vita erano solo di contorno e posso assicurare a tutti che di gente che vi scorderà e gente che scorderete ce n'è! E alla fine è anche meglio dare una bella ripulita  alla lista di quelli che consideravate persone vicine! Ma quando arrivano i messaggi dai tuoi amici, messaggi da persone che hai incontrato si e no due volte in tutta la tua vita, messaggi inaspettati, messaggi che ti lasciano senza parole, lì capisci che qualcosa hai lasciato e qualcosa ritroverai, capisci che l'oblio non esiste... Ricorderai sempre quelle persone e quelle persone ricorderanno te, una foto, una lettera, un libro... Certo se abbiamo paura di essere dimenticati da persone che neanche conosciamo è diverso, se vogliamo vedere il nostro nome su un libro di storia, forse è meglio che facciamo qualcosa di più grande di un semplice anno all'estero, ma su quello ci si può sempre lavorare!