martedì 21 luglio 2015

#21 Visto, Ambasciata Americana

Finalmente ho chiuso con le pratiche e con i documenti, tra un settimana dovrebbe arrivare il Visto e così sarò finalmente pronta per la partenza.

Questa giornata è iniziata con la sveglia alle 6 di mattina, alle 6.43 io e mio padre eravamo alla stazione per prendere il treno con meta Roma Termini e subito dopo destinazione Ambasciata Americana!
Avete presente quando si dice che gli americani hanno le manie di grandezza? Niente di più vero! Guardie ovunque con armi che ti fanno tremare alla sola vista.
Ho sempre pensato che fosse mia mamma la ritardataria, ma a quanto pare NO! Avevo appuntamento alle 9 e sono riuscita ad entrare in ambasciata dopo un'ora. I vari controlli hanno caratterizzato la routine della mattinata, controllo documenti all'inizio prima della fila, controllo dei documenti al termine della fila, successivamente prima di entrare nell'edificio ci hanno chiesto cortesemente di spegnere i cellulari e lasciarli all'ingresso.
CONTROLLI CONTROLLI CONTROLLI... da italiana non sono minimamente abituata a tutta questa scrupolosità.
Una volta entrati ho dovuto fare tre file, la prima per il controllo dei documenti, puntualmente quando sta per arrivare il tuo turno c'è sempre la persona che rallenta la fila, che dimentica i documenti e che blocca tutto! La seconda non so bene a cosa sia servita, ma è stata rapida ed indolore. Infine la terza fila, avete presente quando Dante dice " lasciate ogni speranza o voi che entrate" ecco è stata la stessa identica sensazione! Vi era questa simpatica ragazza americana, che con il suo bellissimo vestito a fiori (avrei giurato stesse indossando la fodera del divano dei miei nonni) , ogni quindici minuti chiamava una persona per nome e cognome e qui iniziò il dramma nessuno dei nomi che annunciava sembrava avere un senso, figuriamoci il mio! Sapevo già che gli americani non hanno un buon rapporto con il mio nome "ELISA" semplice, breve, ma pieno di vocali che puntualmente vengono pronunciate con suoni che ne rendono la comprensione impossibile. Mi sono concentrata il più possibile mentre portavo avanti conversazioni con ragazzi che faranno la mia stessa esperienza e qui mi è crollato il mondo addosso perché un ragazzo mi dice che il colloquio che avrei dovuto fare a breve con la ragazza vestita da fodera, sarebbe stato tutto in inglese! GOOD NEWS☟....
Dopo aver perso ogni speranza ho sentito il mio nome, o meglio ho sentito biascicare le consonanti del mio cognome, e così mi sono diretta allo sportello dove ho dovuto inserire le impronte digitali ( all'incirca sarà la terza/quarta volta) e questa ragazza con un sorriso a trentadue denti mi inizia a fare domande e per la mia gioia riuscivo a capire e a rispondere senza tanto sforzo!
Non mi è stata posta alcun tipo di domanda strana, come mi era stato anticipato, ma :
- quanto rimarrai negli USA?
- se fossi a conoscenza della mia destinazione?
- in che tipo di scuola avrei studiato?
- se sapevo di dover rientrare alla fine del programma.
E mi ha detto che il Colorado è bellissimo!!

Una volta finito tutto il teatrino, sono uscita e ripreso il mio amato telefono, sono ritornata alla stazione con mio padre, sotto 30 gradi!!

Come ultima cosa, ma assolutamente non meno importante...

-14 giorni.....

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