martedì 29 settembre 2015

#36 Cosa vuoi fare da grande?

Fin da piccoli ci viene chiesto "Cosa vuoi fare da grande?" Le prime risposte erano le più spontanee, volevamo diventare ciò che per noi rappresentava la felicità, c'è chi rispondeva l'astronauta, chi la ballerina, c'era anche chi si distingueva da subito perché voleva fare il netturbino, ma comunque avevamo ben chiaro ciò che ci avrebbe reso felici quando avremmo raggiunto l'età adulta.
Quando inizi a crescere e a frequentare le scuole medie, la domanda viene riproposta, ma la risposta cambia, si inizia a pensare a dei lavori che oltre a soddisfare la nostra felicità possano riempire il portafoglio, e così ci viene spontaneo rispondere "Io farò il medico!", "Io farò la psicologa", "Io la veterinaria"... Anche sta volta come quando si era più piccoli la risposta era molto schietta, nessun ragionamento logico, nessun problema.
Dopo poco arrivano gli anni del liceo, sei cresciuto, stai maturando e quando la fatidica domanda "Cosa vuoi fare da grande?" ti viene posta, tutti si aspettano che tu abbia ordinato le tue idee, tutti si aspettano che tu risponda alla domanda con consapevolezza e sicurezza, tutti si aspettano che tu abbia già deciso in che università andare e cosa prendere. Le persone aspettano la tua risposta, aspettano di sapere il verdetto finale, e tu sei li davanti a loro che cerchi di dare alle tue idee un ordine logico, ma... "Non lo so, ci sto ancora pensando" è l'unica cosa che riesci a dire, perché il tuo sogno è ostacolato dalle università a numero chiuso e dai tanti raccomandati che ti passeranno avanti senza sapere nemmeno quanto tu hai studiato per quell'esame.
E tu ragazza o ragazzo di quindici anni, pensando al tuo futuro e a come renderlo migliore,  prendi la decisione più importante di tutta la tua vita, la decisione che ti cambierà per sempre, fissi come tuo obbiettivo quello di andare a studiare a l'estero. Inizi la grande lotta che formerà il tuo carattere, prima di tutto devi convincere te stesso che puoi farcela e dopo devi fare lo stesso con i tuoi genitori, e quando riuscirai a far valere le tue idee e i tuoi pensieri con loro avrai percorso dieci scalini di quella grande scalinata, ma sarà sempre più difficile salire... 
Iniziata l'avventura ti si cominciano ad aprire nuove porte grazie alla conoscenza della lingua e grazie a te stesso che ogni giorno impari ad essere più autonomo e più maturo. Una maturità che ti porta a pensare prima di rispondere a  quella famosa domanda, pensare ai problemi, ai pro e i contro, inizi a credere che il tuo futuro sia fuori dall'Italia, o forse no... Tante domande, poche risposte, ma sul quel foglio bianco i piani iniziano ed essere più chiari.

Ora quella ragazza ha ha diciassette anni, è nel pieno evolversi del suo carattere, dei suoi pensieri, delle sue idee, dei suoi valori, nel pieno di quella grande avventura oltreoceano... Ed ora alla domanda "Cosa vuoi fare da grande?" la sua risposta è molto vaga, e risponde con una finta sicurezza: Non so ancora quale sia la mia strada, se sarà tra le materie scientifiche od umanistiche, non ho ancora capito se tra una decina di anni voglio vedermi con indosso un camicie bianco o se dietro una scrivania, ma grazie a quest'esperienza che sto vivendo ho capito che forse l'Italia non è il mio posto, mi piacerebbe vedermi... Nel Nord Europa, oppure in America in un college, per ora sto seriamente valutando la possibilità di trasferirmi in una città del Nord Europa, infondo già l'ho fatto una volta venendo in America, mi sono messa in gioco ed ho ricominciato una seconda vita che non scorderò mai. 
Questo è tutto, forse la risposta che davo da bambina era più esauriente, " Io da grande voglio fare la fisioterapista!", forse un giorno lo sarò veramente nessuno può saperlo, ma per ora nella mia testa c'è solo un grande punto interrogativo. 

Saluti dalla oloradan...

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